Autore: Vasilij Grossman Titolo: Vita e destino Letto da: Tommaso Ragno Durata: 40h 58m Formato: m4b - 62 kbps Dimensione: 1,08 GB Data di pubblicazione: 03/09/2020 Lingua: Italiano Editore: Emons Italia S.r.l. Categorie: Letteratura e Narrativa, Classici
"Perché mai alle bombe atomiche dei nostri nemici dovremmo aggiungere il suo libro?" Scritto negli anni Cinquanta, Vita e destino fu ritenuto così pericoloso che il KGB confiscò non solo il manoscritto ma anche i nastri della macchina da scrivere.
Bruciante riflessione sul male nel ventesimo secolo, il romanzo intreccia al racconto della battaglia di Stalingrado le piccole e grandi storie di una moltitudine di personaggi - vittime e carnefici, eroi e traditori, gente comune e tiranni assoluti -, dando vita a un affresco imponente, un'opera imprescindibile del Novecento.
Vasilij Semënovic Grossman è stato un giornalista e scrittore sovietico di origine ebraica.
Diventò ingegnere e dopo essere cresciuto a Ginevra e aver studiato a Kiev, all'epoca dei piani quinquennali credette talmente nella costruzione dell' "uomo nuovo" da abbandonare i cantieri minerari del Donbuss, dove lavorava, per mettersi a raccontare l'epopea dell'Unione Sovietica.
Fu corrispondente di guerra per il quotidiano dell'esercito "Stella rossa" e seguì il fronte fino alla Germania.
In quel periodo cominciò a comporre una grande opera sulla guerra, incentrata sulla Battaglia di Stalingrado, e diede alle stampe "Il popolo è immortale" (1943), esaltazione dei sacrifici sofferti dai popoli dell'Unione Sovietica durante l'invasione tedesca del 1941.
Tra il 1944 e il 1945 lavorò a un'opera che documentava i crimini di guerra nazisti nei territori sovietici contro gli ebrei ("Il libro nero").
Grossman, ebreo sovietico, scrittore e giornalista, conobbe perciò direttamente le devastazioni della seconda guerra mondiale, la lotta contro i nazisti, la sconfitta di Hitler quindi l’ascesa di Stalin.
Dopo aver assistito alla campagna antisemita (fra il 1949 e il 1953) si trovò in dissidio con il regime e cadde in disgrazia.
Così la stesura finale della sua grande opera, Vita e Destino, venne sequestrata e non avrebbe mai visto la luce se qualcuno non avesse conservato e fatto pervenire clandestinamente una o due copie a Losanna, dove fu stampato nel 1980.
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