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I racconti della maturità (2019)
Anton Čechov


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Autore: Anton Čechov
Titolo: I racconti della maturità
Tradotto da: Emanuela Guercetti & Gian Piero Piretto
Letto da: Roberto Accornero
Durata: 9h 58m
Formato: mp3 - 128 kbps
Dimensione: 548 MB
Data di pubblicazione: 10/05/2019
Lingua: Italiano
Editore: Audible Studios
Categorie: Letteratura e Narrativa, Classici





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Anton Pavlovič Čechov (1860-1904) è considerato meritatamente uno dei massimi autori di racconti di tutti i tempi, e non solo uno dei più letti e popolari scrittori e drammaturghi dell'Ottocento russo. Nella misura delle novelle ha saputo coniugare la capacità di osservazione scientifica della realtà con una grande sensibilità per le psicologie umane, e con essenziali tratti ha mirabilmente descritto normali esistenze di gente comune che stanno a rappresentare l'universale condizione umana.

La presente selezione raccoglie alcuni dei racconti più belli, quelli della maturità dello scrittore, che morì giovane, all'età di appena quarantaquattro anni, di tubercolosi. In questi racconti degli ultimi anni si sente la struggente meditazione sul trascorrere della vita, inframmezzata qua e là da bagliori di speranza nel futuro.

Di questi, "Il monaco nero" (1894) è un racconto splendido e tra i più noti di Čechov, dove realismo naturalista e malinconico lirismo si fondono per narrare del conflitto insanabile tra follia del genio e infelicità della vita normale, tra eccitazione mentale dell'anima e debolezza del corpo mortale; "La mia vita" (1896), che risente dell'influenza dell'analisi psicologica di Dostoevskij e del messianesimo sociale di Tolstoj, racconta invece del sogno sfumato di una vita generosamente consacrata alla felicità delle classi contadine che restano distanti dal loro benefattore e chiuse nella loro ignoranza. E poi ci sono ancora: "Tre anni" (1895), sul fallimento di un matrimonio e le responsabilità di un'esistenza adulta; "Dell'amore" (1898), sul rimpianto di un amore inconfessato e svelato solo troppo tardi; "La signora col cagnolino" (1899), su una relazione fra due amanti ripresa in un contesto diverso; "La fidanzata" (1903), sulla prospettiva di una vita nuova e misteriosa, lontano dalla famiglia borghese, di una giovane donna.





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Scrittore e drammaturgo russo. Cresciuto in una famiglia economicamente disagiata, si trasferì nel 1879 a Mosca dove si iscrisse alla facoltà di Medicina. Laureatosi nel 1884, esercitò solo saltuariamente, dedicandosi esclusivamente all'attività letteraria.
Nel 1890 raggiunse attraverso la Siberia l'isola di Sachalin, sede di una colonia penale, e sulle condizioni disumane in cui vivevano i forzati scrisse L'isola di Sachalin.
Minato dalla tubercolosi, passò vari anni nella piccola tenuta di Melichovo, nei pressi di Mosca.
Nel 1895 conobbe Tolstoj, cui rimase legato da amicizia per tutta la vita.
Nel 1900 venne eletto membro onorario dell'Accademia russa delle scienze, ma si dimise due anni dopo per protesta contro l'espulsione di Gor'kij.
Nel 1901 si sposò. In un estremo tentativo di combattere il male si recò a Badenweiler, una località della Foresta Nera e lì morì all'età di quarantaquattro anni.
La produzione novellistica di Cechov è particolarmente copiosa e percorsa da motivi e tonalità ricorrenti. Negli anni universitari compose le novelle, dal tono comico e grottesco, raccolte in Racconti di Melpomene (1884).
La fama arrivò con Racconti variopinti (1886) e Nel crepuscolo (1887).
Il 1888 è l'anno de La steppa, lunga novella elegiaca il cui vero protagonista è il paesaggio russo.
Seguono: Il duello (1892), La mia vita (1895), La signora col cagnolino (1898) e Nel burrone (1900).
Tra il 1884 e il 1891 Cechov scrisse per il teatro otto atti unici, tra i quali ricordiamo Il tabacco da male, Tragico contro voglia e Il canto del cigno.
A essi fecero seguito sei lavori in quattro atti che lo hanno consacrato come drammaturgo: Ivanov (1888), Il gabbiano (1895), Zio Vanja (1899), Le tre sorelle (1901) e Il giardino dei ciliegi (1904).
I personaggi di questi drammi subiscono una sorta di estraniazione che li rende incapaci di parlarsi. Cechov anticipa in questo senso alcuni motivi fondamentali della drammaturgia moderna.
Dopo la rivoluzione del 1917, dagli archivi sono emersi altri due lavori teatrali di Cechov, Tatjana Répina (1899) e Platonov (1880-1181), opera giovanile che ha per protagonista un eroe senza volontà.
Ci restano anche I quaderni del dottor Cechov, redatti tra il 1891 e il 1904.





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